Il Coronavirus ha stravolto completamente l’esistenza di milioni di cittadini, mettendo in stand by tutti i settori, tra cui anche quello immobiliare. La scelta di comprare casa è stata in molti casi rimandata a dopo l’emergenza, ma non sappiamo quale sarà lo scenario. Qui riproponiamo un’interessante indagine svolta appena prima dell’emergenza dal sito Idelista, e sarà interessante confrontarla con la realtà che avremo davanti tra qualche mese.
Il nostro mercato residenziale è composta per la maggiro parte (72%) da persone che cercano casa in acquisto. A guidare la ricerca di una casa sono le donne in una fascia d’età compresa tra i 46 e i 55 anni per la vendita, parte di una coppia con figli, con contratto di lavoro a tempo indeterminato e in genere nello stesso comune dove risiedono attualmente.
Chi cerca un appartamento da acquistare è spinto dal desiderio di possedere una prima casa di proprietà (35% del campione), o di vivere in una casa più grande (19%) o semplicemente di trasferirsi in un’altra zona (15%). L’8% del campione vuole invece un immobile da mettere a reddito.
Per quanto riguarda il budget da destinare all’acquisto di una casa, il 40% del campione investe dai 100mila ai 200mila euro, il 23% meno di 100mila, il 21% fino a 300mila euro, mentre solo il 2% può permettersi di investire oltre 600mila euro in un immobile.
Il 77% di cerca attivamente una casa ha bisogno di accendere un mutuo, il che lascia un sorprendente 23% che non ha bisogno di nessun finanziamento, ma che può contare solo sui propri risparmi. Per il 31% degli utenti che vogliono acquistare un immobile residenziale il mutuo debe avere un loan to value compreso tra il 50 e l’80%. Per quanto riguarda il tasso prescelto, il 59% propende per un tasso fisso, mentre solo il 9% ricorrerebbe al variabile.
(Fonte idealista)